martedì 8 febbraio 2011

Un Met-astasio che non piace a nessuno

Quando il teatro è ostaggio dei partiti e della politica peggiore, succede quello che sta accadendo al Metastasio di Prato.
Avevano organizzato un incontro di filosofi al Met (La piazza dei filosofi, c'era anche Vattimo), sperando di fare una cosa carina; i filosofi hanno parlato male di Berlusconi, volevano mangiare il kebab e allora è finito come è finito. L'assessore Silli (PdL) s'è scandalizzato, ha detto che vuole sapere che cavolo di incontro era questo e ha chiamato in causa l'assessora alla cultura Beltrame, che già ha l'umore storto per motivi sconosciuti ma conosciutissimi a Prato. Poi Silli ha smentito.
Nello stesso tempo, nei tristi incontri di Prato incontra, dove mi dicono che qualcuno dorma (e si vede chiaramente che qualcuno lo fa nelle foto che pubblicano sul sito del Comune), Umberto Cecchi ha dichiarato pubblicamente di rifiutare i 10mila Euri dati dalla Camera di Commercio alla scuola dei mestieri teatrali - vogliamo di più, c'è poca attenzione per il Met-. A questo punto il Carlesi dall'opposizione ha tuonato:
«L’uscita infelice di Giorgio Silli sulla Piazza dei filosofi - ha commentato Massimo Carlesi, capogruppo del Pd in consiglio comunale - ed il rifiuto da parte di Umberto Cecchi di un finanziamento di 10 mila euro da parte della Camera di Commercio non hanno in comune solo il coinvolgimento in entrambi i casi del teatro Metastasio, ma sono due episodi ben sintomatici delle enormi contraddizioni sui temi culturali da parte dell’amministrazione comunale. Sia Silli che Cecchi smentiscono loro stessi ed il comportamento della giunta comunale a distanza di pochissimo tempo. Questo cambio radicale di atteggiamento nell’arco di 24 ore da parte di Silli somiglia alla performance di Krusty il Clown. Come il comico dei Simpson anche l’assessore prima pubblicizza le sue iniziative, poi rendendosi conto della loro mediocrità si intristisce e comincia a sparare alla cieca contro dei presunti colpevoli del pasticcio sponsorizzato».
I direttori artistici del Met e compagnia cantando usciranno malconci da tutto questo.
Non sono liberi, non possono organizzare niente senza rendere conto ogni giorno di quello che fanno e non fanno. E' assurdo. C'è bisogno di un respiro che non c'è. Che teatro possono dare al pubblico pratese? Un teatro in punta di piedi, che non dà fastidio a nessuno, che piace a tutti...Insomma, il teatro non può essere così. Meglio allora per il pubblico restare a casa, davanti al mostro televisivo, se poi è la stessa cosa.
Vogliono un teatro ingabbiato, con i padrini (o massoni?) della Destra o della Sinistra.
E intanto condannano il teatro a morire, questi politicuzzi.
La filosofia poi è una cosa seria, e sono veramente pochi oggi, a mio modesto parere, gli studiosi di filosofia in grado di essere filosofi. Per esempio: la coerenza è un concetto che fa parte della filosofia morale e contraddistingue il filosofo militante. Magari qualcuno di loro parla male di Berlusconi, e poi pubblica o ha pubblicato con Mondadori, la famosa casa editrice che appartiene alla famiglia del nostro ras.

m.e.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava. Come sempre lucida, Maila.
Scusa, ma te lo devo scrivere:
a te al Met non ti faranno entrare mai, anche se credo che tu lo sappia.

Prima di tutto avrebbero paura della tua enorme creatività, delle tue capacità intellettuali, del coraggio, ora perfino una maschera pratese gli hai rifilato, come una sfida, uno sberleffo, a questi politicuzzi che tanto blaterano della 'pratesità'. Ma non verranno mica a vedertela.

Purtroppo qui non siamo in America, che, fra i tanti difetti di quel paese, tuttavia chi vale viene fuori.
Sono invidiosi, e se la fanno sotto, e per questo rimarrai in quel teatrino al confine del mondo...(che pure so che è seguito, anzi l'ho visto, ogni tanto sono un tuo spettatore).

Marco

Anonimo ha detto...

Grazie, Marco.
Per la verità assessori in carica a Prato, provincia e comune, non si sono mai visti a La Baracca, parlo di quelli eletti nel 2009; quindi se venissero a vedere questo spettacolo, divertente per altro, sarebbe una vera sorpresa.
E' venuto solo Magelli, ma poi non s'è più sentito o visto nessuno.
Che dire?
Non so se 'entrare' al Metastasio, come dici tu, sia un bene. Lo è senz'altro dal punto di vista economico, di prestigio, di potere. Per il resto ne dubito. Tuttavia potrebbe essere vissuto come esperienza.
Confesso: a settembre avevano mandato qualcuno a dirmi che mi avrebbero chiamato, avrei ricevuto una 'e-mail' per la scuola dei mestieri del Megnolfi...immagino come drammaturga. Ma non ho ricevuto nulla e non so di cosa si trattasse esattamente.
Mi diverte raccontare queste cose.
Spero che verrai almeno tu a vedere Pratopezza: è uno spettacolo per ragazzi, ma anche i grandi si possono divertire parecchio.

Maila

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