venerdì 18 gennaio 2013

Eliminare i sindacati

Durante il suo comizio a Brindisi Beppe Grillo propone di eliminare i sindacati, 'vecchi come i partiti'
Una vecchia storia anche questa.

Erano voci temute anche nel tempo in cui io ero iscritta alla CGIL.

I sindacati sono espressione di partito, e hanno tutto l'interesse che esistano i 'padroni', si diceva; se le fabbriche fossero cogestite anche dagli operai, il sindacato, pur non scomparendo del tutto, avrebbe molto meno potere.

Anche per questo i sindacati e certa politica non ha mai sostenuto, a nessun livello, le partite IVA, la cosiddetta libertà di impresa, e si fa di tutto per tassarle e impigliarle nella burocrazia. Qualcuno dice.

Eppure la gestione operaia delle fabbriche è un punto importante di tutti i vecchi programmi marxisti, e non solo: i sindacati tedeschi l'hanno imposta alla Volkswagen, e funziona dando profitti agli operai.

In Italia scordiamocela. I sindacati italiani sono sempre stati morbidi con i 'padroni', non mi sembra che mai abbiano proposto cogestioni (mi piacerebbe sbagliarmi);  anzi i pochi industriali che hanno messo in campo rapporti diversi dai soliti con gli operai sono stati visti con molto sospetto (Adriano Olivetti docet).
Questi nostri 'padroni' hanno potuto trattare i sindacati quasi sempre a pesci in faccia a danno dei lavoratori; e Marchionne continua a farlo senza problemi.


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