domenica 3 febbraio 2013

Della serie aeroporti italiani : gli sciacalli non finiscono mai

L'incidente accaduto all'aereo partito da Pisa e atterrato a Roma Fiumicino rende ancor di più evidenti i segni del declino degli aeroporti italiani, soprattutto a causa di guadagni affari e potere che  sciacalli e pescicani vogliono accumulare sulla nostra pelle, incluso i politici che fremono di ampliarli per non perdere il treno impazzito dello sviluppo e della loro carriera politica.
Questi aeroporti sembrano tenuti insieme solo dall'intreccio della forte speculazione, e senza troppo badare alla sicurezza.

Delle misere condizioni di Alitalia, dei suoi ancor più miseri subappalti, illustrano i giornali e rimando a quelli.
Come si sa, l'aereo è atterrato fuori pista ed è stato un miracolo che non abbia preso fuoco.  
La colpa non è da attribuirsi solo alla compagnia rumena che gestiva l'appalto per conto di Alitalia, compagnia molto discussa e poco controllata, piuttosto a chi ha dato il permesso di decollare e atterrare con il vento che imperversava ieri sera sulla costa tirrenica.
Sui giornali non si dice che far rimanere l'aereo a Pisa avrebbe significato pagare anche l'alloggio o altro ai passeggeri, cosa non si voleva fare, evidentemente.

Repelle poi  la fretta con cui i dirigenti ALITALIA hanno coperto il proprio logo dall'aereo. Tutto sulla pelle della gente: da sciacalli.

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