martedì 26 febbraio 2013

Grillo vince: cosa cambia per noi


Cosa cambia per noi, dopo queste elezioni?
Cosa cambia nella nostra vita, dopo che le abbiamo attese, vissute, interpretate? Cosa cambia?

Nel quotidiano, nulla. 

E non certo perché Grillo non ha avuto quel risultato di maggioranza assoluta che lui avrebbe tanto voluto.

Al momento Pizzarotti a Parma ha cambiato poco o niente, piuttosto c'è stato sembra un mantenimento dello status quo, incluso nelle partecipate, e l'inceneritore famoso ci sarà.

Dunque, se Grillo vincerà anche alle prossime amministrative, cosa cambierà?

Saranno capaci di togliere questi mammuth dai vari centri di potere, per esempio?

Saranno capaci di togliere chi gestisce enti, consigli di amministrazione, eccetera per grazia di partito qua partito là, dando spazio al merito?

Come faranno a riparare a tanti tanti anni di disastri, di ingiustizie, di cattiverie, di violenze nascoste, di infinite invidie?

Saranno capaci di sostenere il dissenso, o faranno come quelli di Alba Dorata, visto che si parla già di 'menar scappellotti'?

Saranno capaci di sostenere altre forze autodichiarantesi 'pulite e sterminatrici' come loro che nel futuro sorgeranno? O vorranno piuttosto avere il monopolio del bene, come una chiesa, come una setta assolutistica?

Come tutti i partiti, come ci ricorda Simone Weil, vorranno mantenersi in vita per sempre con l'assolutismo?

Insomma, avranno modi spicci come gli assolutisti, come hanno avuto chi li ha preceduti, per esempio taluni del PD che mi ha trattato - parlo della mia esperienza -come se fossi l'ultima pezzente del teatro, una lebbrosa della cultura, solo perché non gli davo il voto e dissentivo dalla loro politica?

Siamo stati e siamo prigionieri di questa gente che ci domina e ci costringe a vite non nostre; cominceremo a respirare o saremo ancora e sempre sopravviventi in lunghe apnee per riaffiorare di tanto in tanto in superficie a prendere un po' d'aria, per poi finire di nuovo giù?

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