mercoledì 28 agosto 2013

Residenze teatrali della Toscana: stranezze della commissione valutativa

Pubblico lo studio e il commento di Gianfelice D'Accolti sui dati relativi al nostro teatro per le residenze teatrali.
Dato il nostro piccolo spazio, non possiamo avere gli spettatori di un teatro 'normale', e questo non è stato tenuto in conto; come se, essere bassi o alti di statura determinasse il punteggio per un concorso. Siamo stati poi penalizzati anche dal fatto che gli enti locali non ci hanno mai veramente sostenuto con contributi, e di questo è direttamente responsabile il Comune di Prato, che non ha valorizzato il suo piccolo teatro, perché come gli amministratori precedenti, lo considera non proprio e quindi non manovrabile eccetera. La Baracca è sempre stata penalizzata per la sua autonomia,  non si vuole che esistano realtà culturali indipendenti.
Il fatto di non aver ricevuto che pochi contributi, solo quelli di Sipario Aperto, ci ha impedito di ospitare le compagnie, di fare, come si dice, ospitalità, come invece fanno gli altri teatri perché sostenuti da corposi sostegni economici e come anche noi facevamo fino a pochissimi anni fa.
Non hanno poi per niente considerato la mia attività drammaturgica, che pur non conoscendola affatto, non avendone mai visto uno spettacolo, la giudicano negativamente per i contenuti civili, ma solo dai titoli. Non hanno nemmeno valutato la vasta produzione originale per il teatro-ragazzi, e di notevole successo. Si tratta di una pregiudizievole, colpevole esclusione causata da una griglia, parametri fatti apposta per escludere certe realtà, piccole e con numeri relativi. Con questi parametri valutativi (chi li ha redatti? immagino l'ufficio cultura!) è stato facile tagliare le gambe a gran parte dei progetti.



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Stime quantitative (punteggio max 40)
Punteggio basato su parametri di misura oggettiva dell’attività, della produzione, del flusso di spettatori, degli incassi, dei borderò, ecc. (BOX 1)
Valutazione attività de La Baracca                                                       7.79
La Baracca risulta debole alle voci riguardanti il numero di spettatori, l’ospitalità , il numero di contributi versati e l’apporto degli Enti Locali.
Sufficientemente situata invece per le recite mentre ottimamente per la produzione.
 I criteri sembrano oggettivi e tendenti a penalizzare le dimensioni, la marginalità  e il non allineamento politico. Sorprendentemente non ultima in graduatoria secondo la stima quantitativa, La Baracca va meglio de Il Grattacielo (LI), Con-fusione (FI), Mosaicoarte (GR), Motus (SI), Opera bazar (LU), Porte Girevoli (FI).
Stime qualitative (punteggio max 30)
Punteggio basato su parametri  e sub-parametri di natura più propriamente artistica dell’attività, quali la “mission”, gli obiettivi artistici, i contenuti, la coerenza rispetto alle linee di sviluppo del sistema regionale, la qualificazione della direzione artistica, il marketing teatrale in senso lato, ecc. (BOX 2)
 Valutazione attività de La Baracca                                                       15
I criteri sembrano non oggettivi e fortemente dipendenti da quanto il giudicante conosce realmente o presume di conoscere del soggetto da giudicare.
Comportamento della commissione così come risulta dal verbale (ndr: fanno parte della commissione che deve giudicare i gruppi teatrali toscani: Marisa Amante -funzionaria ministeriale ex-Eti, di stanza a Roma-; Gerarda Ventura -per la danza, di stanza in Umbria-; Alessandro Hinna -dottore economista a Tor Vergata, Roma, responsabile dei criteri valutativi per la commissione-; Umberto Angelini -organizzatore teatrale, Brescia-; Francesco D'Ippolito -?-.
E’ da sottolineare che il verbale del nucleo di valutazione del 16/17/18/24 Luglio 2013 attesta che il dott. Hinna, responsabile in particolare della valutazione dei criteri qualitativi, risulti il meno presente di tutti: il primo giorno lascia la commissione alle 13.30; il secondo giorno è presente solo dalle 17.15; il giorno 18 luglio, il terzo, non è dato sapere se il nucleo, riunitosi alle ore 9.15 sino alle 19.50, comprenda o no anche il dott. Hinna. Tuttavia la uniformità di giudizi riservati alla Baracca ispirerebbe il ragionevole dubbio di una frettolosa superficialità in qualche modo guidata da indirizzi e/o concetti formatisi a priori nelle facoltà giudicanti del giudice dott. Hinna.
Considerazioni generali
Sorprendentemente ultima in graduatoria secondo la stima qualitativa, a La Baracca non servono gli enormi risultati raggiunti nel campo del teatro di ricerca drammaturgico, come attestano i numerosi e importanti premi vinti da Maila Ermini (Fondi la Pastora, Enap per 3 volte, Regione Toscana, ecc..) e il grande indice di gradimento dei suoi spettacoli, confermati nei suoi “Quaderni del gradimento” compilati dagli spettatori alla fine delle rappresentazioni, per non farsi superare nella graduatoria qualitativa da esponenti di un teatro spesso ai limiti del becero e del chiassoso, con poca attenzione per la qualità e nessuna per i contenuti.
Sorprende ancora dunque di non essere stati giudicati ultimi rispetto ai criteri quantitativi: le dimensioni, la marginalità e l’area culturale “contro” del teatro l’avrebbero fatto supporre; ma per i criteri qualitativi, che ne sono invece il reale punto di forza e la straordinaria novità nel panorama teatrale italiano.
Il sistema si è dunque confermato ancora una volta inattaccabile: scegliere le persone giudicanti di alto profilo curriculare, poco importa se non adeguato al tema al cento per cento; accogliere e motivare le proposte di gruppi vicini al Sistema di confermata fedeltà negli anni; estromettere corpi estranei con giudizi di merito severi  che mai riceveranno una risposta approfondita perché’ difesi dalle maglie inestricabili e a volte sibilline delle “Boxes” 1 e 2; accogliere con gentile riluttanza i teatranti esclusi e non allineabili. Celebrare alfine il trionfo dell’aziendalismo e dell’organizzazione nel regno della creatività e dell’improvvisazione." (G.D.)

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Orto-Pereto del Teatro La Baracca in fiore

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