venerdì 10 gennaio 2014

Dieudonné e la censura

Non mi piace l'affaire Dieudonné, questo modo di fare comicità (?) che si basa sugli stereotipi negativi.
Certo, il teatro ne fa uso, ma così si mostra la propria disonestà.
L'offesa, lo stereotipo negativo è un modo però che funziona, perché ci sono sempre gli sciocchi, i violenti, i pericolosi, i frustrati che abboccano. Serve molto a fare cassa.
Infatti l'ultimo spettacolo censurato dal Consiglio di Stato francese per le offese agli ebrei è costato nientepopodimenoché 43 euri a testa; mica male per uno che ce l'ha con il mondo sionista-americano!

Tuttavia, nonostante questa mia personale repellenza, credo che la censura sia controproducente, è servita solo al furbastro Dieudonné.

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