venerdì 14 marzo 2014

Perché il viadotto al Soccorso di Prato non va costruito

Il motivo per cui il viadotto al Soccorso non va costruito, ma piuttosto il sottopasso, è semplice.

La città di Prato, città estesa nonostante in questi anni si sia valorizzato il centro storico e dimenticato le periferie, è attraversata, anzi 'tagliata' da:

1. Ferrovia;
2. Autostrada A11;
3. Declassata, dove appunto si vuole costruire il viadotto.
4. Tangenziale, a cui se ne aggiungerà a ovest un'altra, quella che passa dalla benedetta zona umida delle Pantanelle.

Dov'è la lenticchia, più o meno, è previsto il viadotto del Soccorso
In via Pistoiese, addirittura si ha la confluenza della Tangenziale con viadotto e Ferrovia, il che rende la zona di Narnali e Viaccia a ovest zone off limits, separate, perché vi si accede soprattutto dallo squallido sottopasso della ferrovia, dato che quello di via Ciulli, dove morirono le tre cinesi, è ancora chiuso.

Così accade per la zona sud, che è divisa dal centro da Autostrada e Declassata, e questo ha contribuito  all'insediamento del peggio: Depuratore di Baciacavallo, Depuratore del Calice, Macrolotti, elettrodotti.

Insomma, la 'separatezza' in città induce sofferenze e degrado da un punto di vista eco-antropologico.

C'è quindi bisogno di recuperare spazio e unire la città.

Il sottopasso, che toglierebbe anche la barriera esistente al Soccorso, la 'strettoia', è la soluzione più intelligente e più civile: oltre a essere benefico per il quartiere stesso, aprirebbe un varco significativo verso il sud della città.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se dovessi dire qua è il tuo pregio, io direi la limpidezza.

Stato Libero

Maila Ermini ha detto...

Grazie.

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