martedì 28 ottobre 2014

Cervelli seduti (nelle case chiuse mettiamoci i maschi)

Quattro giovani buontemponi, fra cui rappresentanti della Sinistra pratese, si son inventati la trovata pubblicitaria (meglio detta falsa provocazione) di fare il solito ormai noioso flash mob, che cercheranno di rendere più saporito e affollato utilizzando riviste porno: staranno seduti a leggerle, faranno insomma le sentinelle sedute...

Perché?  Ma per riaprire le case chiuse, insomma, come in Francia, e come lì far pagare le tasse alle prostitute!

Basta con i bigotti,  (ma davvero?), basta con le 'ragazze' in mezzo alla  strada.
Tutte rigorosamente dentro, non si devono proprio vedere, fuori. Ah, basta con i bigottismi!

Aboliamo la legge Merlin? Merlin...chi era costei? Una parente di Merlino? Ah, una socialista!

Che trovata fantastica. Soprattutto 'nuova'! Almeno le prostitute le tasse, si spera, le pagheranno. Loro saranno regolari, tutelate, finalmente ci sarà qualcosa di regolare a Prato! Trombatina con tanto di ricevuta fiscale dopo la prestazione. E pensioncina dopo tot anni di decorosa attività.

Siete contenti, maschi? Oh, voi pensate sempre a noi donne, sempre...Come ai tempi della 194, che vorrebbero tanto abolire, o del divorzio! Pensate a tutto voi! Per voi, quando una donna ci mette il becco, come il caso della Merlin-a, ah, fa disastri. Solo voi sapete come fare a regolare la vita di queste allegre ragazze!

Lo sapete? L'idea era anche dell'ex-assessore Aldo Milone (1), di appena tre anni fa,  che proponeva gli 'eros center'. Lo sanno, i 'pubblicitari' che vogliono far giungere il messaggio alle 'alte sfere'? (aiuto, anche questo modo di parlare, no, vi prego, no!, tratto dal Dizionario del Giovane Banalista!)

Gente di memoria corta!

Insomma, la 'questione sessuale' si affronta e si giustifica in questo modo, in modo economico! Semplice, no? E naturalmente sono i maschi, come al solito, ad affrontarla; nel frattempo le mamme e le fidanzate, a casa, preparano il sugo e sprimacciano i cuscini...

D'altronde questa politica non riesce proprio a pensare ad altri mo(n)di se non mercificando se stessa per sentenziare che gli altri non si devono mercificare o meglio, mercificare in certo modo.

Propongo: nelle case chiuse mettiamoci i maschi. Magari a pagare finalmente le tasse o, perché no, a imparare un po' di nozioncine sulla sessualità femminile (questa sconosciuta). 

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(1) http://primaveradiprato.blogspot.it/2011/07/il-futuro-piccolo-luci-rosse-prato.html

 Ma anche cfr.http://primaveradiprato.blogspot.it/2012/03/puttane.html, da cui traggo:

DA LA CHANSON DE MILON
E' questo il loro destino
esser puttane e madonne
ogni tanto fare un bambino!

E se qualcuna scappa
figlia di paparino
comunque sempre nostra
al gabbio si riporta

Che cosa ci vuoi fare
oltre a ben frignare
questo è lor mestiere!
Alla fine della storia
sotto sotto ogni donna 
nasconde una tro...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande.

Anonimo ha detto...

Mi aspettavo qualcosa di più sinceramente.
Adoro le critiche e le trovo altamente costruttive, poi mi piace il suo modo di scrivere, quindi speravo in un pensiero un po' più profondo, più riflessivo, questa banalità non è da lei.
Parlare senza sapere, il nuovo volto del giornalismo, è una realtà quotidiana ai tempi d'oggi.
Nessuno ha la memoria corta signora Ermini, l'idea di Milone se la ricordano tutti, e sinceramente sono molto d'accordo nel mettere i maschi nelle case chiuse, anche perchè se andiamo avanti di questo passo supereranno le concorrenti donne in domanda.
Chi scrive ha il dovere di informarsi, di fare inchiesta. Magari essendo una donna di buoni costumi, non ha mai frequentato vari locali tra Firenze, Prato e Pistoia in cui donne pagano lautamente ( con una media superiore ai clienti maschi ), giovani ragazzi che si prestano al servizio.
Quindi si, sono assolutamente d'accordo con lei, nelle case chiuse mettiamoci ( anche ) i maschi.
Continuerò a seguirla, sperando che questa Primavera di Prato non diventi Autunno, tra rinascita e letargo il passo è breve.
Cordiali saluti,

Mirko Lisella

Maila Ermini ha detto...

La ringrazio per il Suo intervento, signor Mirko.
Mi dà la possibilità di continuare a parlare di questa pagliacciata che volete organizzare.

Credo che il suo intervento sia di parte, in quanto Lei farà parte del flash mob a favore della riapertura delle case chiuse.

Per questo capisco il suo disappunto, dal vago sapore di bravo ragazzo, puritano.
Però la contraddico: conosco quello che Lei racconta (ah le donne che pagano lautamente, basta aver studiato tra l'altro un po' di buona letteratura per sapere come funziona, anche senza frequentare i perturbanti locali fiorentini...).

L'Autunno di cui Lei parla, qui, è lontano.
Qui si usa tener il cervello in piedi, e ben piantato. In profondità. Qui la banalità non è di casa. La vostra sì è una banale provocazione, un mero artifizio mediatico.
La invito piuttosto a informarsi Lei, faccia Lei le inchieste e i veri approfondimenti invece di flash mob! Magari sulle donne, come sto facendo da più di dieci anni con il mio teatro, che lei non conosce, anche se è un giornalista che scrive su Pratosfera (mi sbaglio?). Io ho tutti i titoli per parlare sulle donne, e non certo perché lo sono. E anche della prostituzione, anche se sono effettivamente una 'donna di buoni costumi'.
Ma non sono una 'nuova' giornalista, e se faccio una inchiesta non è per pubblicarla su un giornale, al massimo sul mio blog, quasi sempre il mio mezzo è il teatro. Sono una intellettuale al servizio di me stessa.
E parlo e scrivo solo di cose e informandomi, per quanto mi è possibile.
Il fatto poi di controbattere a un articolo iniziando con "mi aspettavo di più sinceramente" è solo il solito artificio retorico, mi permetta, la frase tipica del senso di colpa, nel classico meccanismo della svalutazione...('speravo', 'mi aspettavo'); e parla come se poi mi conoscesse, se avessimo insomma trattato insieme altrove dell'argomento e quindi ora Lei ne restasse stupito. Ma in fondo, Lei cosa dice? Nulla. Cosa mi controbatte? Nulla. Io la penso diversamente da lei, anche se sono a favore della legalizzazione della prostituzione.
Buon flash mob.

Anonimo ha detto...

'A Mirko, di solido ci hai solo la kappa!

Fiele

Anonimo ha detto...

Cara Ermini, grazie per la risposta.
No, non scrivo per Pratosfera, sono un semplice 24enne che dice ciò che pensa e prova ad esprimersi ed a confrontarsi.
Non sono un intellettuale, non ho la sua cultura, forse un giorno, ma non amo le persone che guardano dall'alto verso il basso.
Io sul tema sono più che informato, sono stato educato da mia madre che ai suoi tempi ha combattuto con le parole un intero paesino del Sud Italia con quella forza mentale che noi uomini purtroppo ci sognamo. Sono stato educato al rispetto della donna, in tutti i sensi, e nella mia vita non ho mai rivolto parole come "troia" o quant'altro ad una donna.
Non sono puritano, bravo ragazzo forse si, ma tra tutti i suoi post non ne avevo mai letto uno cosi' pieno di rabbia. Con la rabbia non si risolve niente, e di certo questo lo sa bene.
Apprezzo il suo teatro, meriterebbe più visibilità. ma quando ha dei giovani di fronte, dovrebbe avvicinarli e avere l'amore di insegnare.
Il mio commento era per far capire che da una persona come lei mi aspettavo più una bella lezione da intellettuale, priva di sentimenti negativi, piuttosto che un post cosi' crudo e senza un insegnamento. M.L.
Con tutto il rispetto, le auguro una buona giornata e un grande in bocca al lupo per le sue attività.

Maila Ermini ha detto...

No, nessuna rabbia, la rabbia non fa parte della mie corde, né sentimenti negativi da cui sono lontanissima: ironia, piuttosto che Lei non ha colto. Ma è comprensibile, perché Lei organizza ciò che io critico.
Rivendico l'esercizio della critica.
Sa, detesto l'americanismo e la superficialità dei flash mob (lo dico qui in maniera superficiale, non posso spiegare meglio le ragioni per brevità), e anche quando le presunte femministe sono andate a fare i flash mob nelle piazze con le scarpine rosse, io le ho criticate.
Però apprezzo che Lei si sia esposto, qui, da me, e la ringrazio davvero per averlo fatto. Molto meglio questo, esporsi, opporsi apertamente, piuttosto che la terribile indifferenza. La strategia del silenzio. Questo sito è frequentatissimo, ma la gente non si espone.

E non c'è nessuna cattiva presunzione, e non farà male, se ogni tanto anche a Lei capiterà, nel futuro, di guardare dall'alto.

Ogni bene.


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