venerdì 17 ottobre 2014

Prato, una città intrappolata

La mia nuova bicicletta. 
E' l'unica cosa americana che ho.
Mi sono fatta cambiare il manubrio, l'ho sostituito con uno che può fare due funzioni, da corsa e simil olandese.
Purtroppo la gioia di possederla e di muovermici è attutita dal contesto, dalla città dove vivo, intrappolata, volgare, litigiosa, stupida, INVIDIOSA!
Dove la politica si riduce ai balletti degli amministratori, le lunghe finte discussioni che organizzano per i cittadini (?), in cui si dovrebbe decidere cosa fare su una zona, quando ormai è già tutto deciso. Dove non si è ancora fatto un piano per la mobilità, urgente e sostanziale, che ci permetta di vivere e pensare diversamente la città.

Siamo indietro? No, siamo di lato, messi di traverso, ottusi. Presuntuosi ma senza poterlo essere. Comanda e decide chi non ne ha i numeri, perché in realtà a decidere sono altri che mettono in politica troppo spesso chi è mediocre e non preparato per meglio manovrarlo, o chi si presta al gioco.

Un po' come si vede in giro: nei grandi teatri, pochissimi grandi attori. 
Eppure il pubblico pecora li osanna. O le volpi.

Intanto, la politica che prometteva le ciclabili (che si muove in macchina però, tutti santi mobilitantesi a parole!) ha messo il brecciolino sulla ciclabile, e io vorrei sapere chi sono questi  'professori' della mobilità.

P.S: Chi è che si occupa delle ciclabili a Prato? L'Ufficio Ambiente? L'Ufficio Strade? ASM? Provate a telefonare, e vi renderete conto di cosa significhi essere cittadino! Nessuno sa niente, tutti si rimbalzano la pallina. Fantastico!


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