domenica 20 settembre 2015

L'albero dello stupimento e del pensamento

"L'albero dello stupimento e del pensamento" è un'idea di Fulvio Silvestrini, che ha partecipato al finto incontro propositivo di Poggio a Caiano, "Nuovi assetti urbani", uno di quei convegni in cui si illudono i cittadini che hanno o avranno voce in capitolo.
Questa proposta è menzionata in un articolo, che copio qui sotto, anche se non si dice chi l'abbia partorita.

In realtà " l'albero dello stupimento e del pensamento",   è l'unica cosa bella venuta fuori da questo incontro, ma l'idea profonda di un signore molto intelligente, anche se a volte mal tollerato perché invita a pensare o troppo 'interventista' o utopico, viene sbeffeggiata e non capita.  

Quanto manca a considerare il pensare 'proibito'?


 POGGIO A CAIANO AFFOLLATA ASSEMBLEA COI CITTADINI: MOLTI CAMBIAMENTI IN VISTA
IL MONUMENTO ai caduti di piazza XX Settembre resta al suo posto, anzi sarà valorizzato. Parola del sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini.
Si è concluso ieri mattina, con un’assemblea in sala della giostra, il percorso «Nuovi assetti urbani» che ha messo insieme le proposte avanzate dai cittadini nei mesi scorsi. Laura Remaschi, psicologa di LabCom dell’Università di Firenze, ha guidato l’incontro. «Alla base di «Tutti per Poggio» c’è una scelta di fondo – ha detto il vicesindaco e assessore alla partecipazione Francesco Puggelli - discutere insieme il futuro di Poggio. Non c’è niente di stabilito, è una pagina bianca che dobbiamo scrivere insieme, cittadini e amministrazione». 
Alcune ipotesi, infatti, avevano destato opinioni divergenti fra la gente: il timore più diffuso è che la piazza diventi a servizio del traffico anziché dei cittadini. Se fra Poggio e Signa fosse stato realizzato anni addietro il famoso ponte per collegare la zona di Candeli, molte problematiche legate al traffico pesante sarebbero state risolte. Per piazza XX Settembre le ipotesi sono di tagliare l’angolo della piazza (lato edicola), dividerla in due per collegare via Soffici a via Pratese, ma anche inserire nella piazza giochi per bambini, alberi di media altezza. Fra le proposte c’è anche quella di installare un «Albero del pensamento e dello stupimento»: l’idea ha fatto ridere parecchi poggesi, che ovviamente si augurano che solo un’idea resti. 
E’ inoltre emersa la necessità di creare parcheggi liberi e spostare la sosta autobus da piazza IV Novembre a viale Matteotti, con la valorizzazione del parcheggio nell’area Sottombrone e alle Scuderie. Per piazza IV Novembre si pensa a un disegno nuovo: la realizzazione di una passerella verso le scuole e istituire il doppio senso di marcia in via Soffici. Fra gli interventi autonomi e già programmati dal Comune per piazza XX Settembre c’è la sistemazione dell’illuminazione pubblica (in fase di studio) e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali (realizzato in parte). «Migliorare la vivibilità della nostra città, anche per accogliere i turisti che arrivano sempre più numerosi è un obiettivo che sta a cuore ad ognuno di noi - ha aggiunto Martini - il passato è importante, ma bisogna guardare al futuro ed è compito di tutti contribuire a rendere Poggio un posto migliore per i cittadini di domani». 

M. Serena Quercioli (La Nazione, Prato)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi ha colpito molto quanto accaduto: esprimo tutta la mia solidarietà a Fulvio Silvestrini e a tutte le persone libere e coraggiose come lui!

Un caro saluto

Luca

Anonimo ha detto...

Meno querciole e piu' alberi del pensamento!

Il dirigente boschivo

Anonimo ha detto...

La signora Quercioli ha fatto del cattivo giornalismo, evidenziando in neretto lo sbeffeggiamento dell'idea di Fulvio, il santo utopista di Prato; (ma gia' la sento che dice: "e' stato il tipografo!");
e aggiungendo un inutile e beffardo "ovviamente".
Per di piu', senza il coraggio di condividere la bella proposta.
Tanto distante da lei, ha dimostrato, quanto la prosa di Borges dalle righe di un bollettino di quartiere.

Gianfelice D'Accolti

Orto-Pereto del Teatro La Baracca in fiore

"Amo il teatro perché si arriva alla verità smascherando il falso; mentre nella realtà si arriva alla falsità smascherando la verità&qu...