venerdì 12 agosto 2016

Solidarietà al ristoratore di Polignano a Mare

Voglio esprimere la mia solidarietà al proprietario del ristorante "Chichibio" di Polignano a Mare (Bari) , che si è visto arrivare nel ristorante, e ben oltre l'orario stabilito, quindici persone tutte al seguito di Vittorio Sgarbi, che presentava il suo ultimo libro in quella cittadina. Il gruppetto se ne sarebbe andato via addirittura senza pagare.

Una del codazzo, certa Loredana, ha scritto su Tripadvisor di essere stupita che nella cittadina glamour pugliese non ci siano ristoranti aperti tutta la notte, come a San Remo. Che ci siano ristoranti chiusi dopo una certa ora è normale, perché non ci sono più, in teoria, schiavi, e la gente che lavora va pagata e assicurata; e farlo regolarmente costa molto.
San Remo, poi, è ben altra storia, perché si tratta di un evento, il Festival, che dura una settimana e quindi il discorso cambia.

La mentalità di Sgarbi e di qualcuno che lo circonda è proprio quella della baronia feudale latifondista, dove il poveraccio si deve sentire lusingato di ricevere il signore e non deve protestare se non lo pagano o lo trattano male.

In questa vicenda si dimostra di non avere nessun rispetto per il lavoro. Qui forse qualche sindacalista dovrebbe dire la sua.

Che poi il signor Sgarbi mangi poco o tanto, come lui ha tenuto a precisare per scusarsi, non cambia il senso della prepotenza o del suo menefreghismo.

Bravo il ristoratore che non china il capo davanti a questi miti 'farlocchi' dei rotocalchi. 

Aggiungo che sono stata in quel ristorante, e vi si mangia benissimo e il tratto è cortese.

Che poi Sgarbi minacci di non tornare in quella cittadina, poco male; è una minaccia che lui ripete spesso, anche a Prato lo paventò. Ma ci sono modi per far sì che ci ripensi, come lo abbiamo visto fare in altre occasioni...

Per molti, come per me, l'annuncio della sua futura assenza costituisce motivo di gioia: per interpretare la storia dell'arte possiamo ampiamente fare a meno di lui e dei suoi ormai scoperti giochetti da tardo furbastro sofista.

In alternativa ci si può avvalere dei testi del critico Federico Zeri, di cui proprio oggi ricorre il compleanno.

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