domenica 2 ottobre 2016

Un parco inquietante cambierà la città di Prato?


Il parco che cambierà la città di Prato, secondo le testuali parole del Sindaco Biffoni,  mi preoccupa. 
Per quello che mi è dato di vedere, le immagini che si mostrano (non solo quella che ho copiato qui, ce ne sono altre) non sono chiare e bisognerà certamente vedere bene il progetto; tuttavia...

Mi preoccupa non solo perché mi chiedo dove smaltiranno tutto il cemento e quanto altro dell'ex-ospedale: nel nuovo smaltimento inerti vicino al casello di Prato-Ovest dell'A11?

Per prima cosa: il nuovo parco sarà basato sul 'verde', un 'verde' che Prato non sa gestire.

Basta guardarsi un po' a giro. Percorrere le rotatorie. I giardini. Le ciclabili.

Non solo il verde della periferia (la ciclabile è trascurata e in alcune zone le canne invadono la pista), ma anche quello del centro. La città di Prato deve ancora imparare a gestire l'esistente!

Nel progetto si vedono specchi d'acqua lungo le mura. Mi chiedo, da profana: ma non sono diciamo nocive per le mura stesse? Voglio dire l'umidità, se non dal basso,  può provenire dall'evaporazione dell'acqua.  Sto dicendo una fesseria? O torniamo alle città con i fossati e i ponti levatoi?

Ma a Prato non si riesce a gestire manco le mura antiche. Basta guardare come è tenuto il Castello dell'Imperatore: tra poco ci potremo organizzare la raccolta dei capperi (e che potrebbe quasi servire per la location del mio L'amore è un brodo di capperi...).

Intanto, a Galciana, il laghetto che hanno costruito nella zona proprio lungo la ciclabile, nella zona delle case popolari, è invaso dai ratti e da piante infestanti.

Nel nuovo parco che 'cambierà la città' sono previste delle siepi alte (quanto?), inquietanti. Così a prima vista ricordano le siepi dove Kubrik girò le ultime scene di Shining
Non sono tranquillizzanti delle siepi alte in quel modo! Sono muri!  Che ci facciamo, ci giochiamo a nascondino?

Ci sono pochi alberi, e disposti male. Pini. Non vedo querce, lecci, per esempio. Non vedo ulivi. L'albero comunica, 'parla'. La siepe, oltre a essere un ostacolo che chiude la vista, la devi sempre potare; è un lavoro. E' un costo. L'albero ugualmente, ma con meno frequenza. E poi dipende dagli alberi.

Ma che idea di 'verde' è?  Non comunica serenità un parco del genere! Comunica chiusura, soffoca. Anche se sullo sfondo si vedono ampie 'distese'.
E le torri, anch'esse debordanti di verde, di cui si parla ma non vedo bene, che altezza avranno?

Il parco poteva essere un'occasione, per esempio, per un laboratorio botanico per la città, dove la gente imparava qualcosa delle piante.
Dove si coltivavano orti seguiti da gente esperta, non raffazzonati come si fa in zona, e  con lezioni di ortobotanica.

Tutte occasioni mancate, architetti deludenti e politica che non sa disegnare, immaginare una città migliore. 

Si affidano agli studi di architettura! E i politici non sanno partorire qualche ideuzza, non 'ascoltano' la città per dare eventualmente direttive, suggerimenti, richieste?

Un po' come accade al cinema: questi signori della politica non hanno idee o non le possono avere. Ma se il cinema va in malora, come sta andando per mancanza di idee nuove appunto e di coraggio, non ne va della nostra qualità della vita. O molto meno, rispetto invece a questa realtà che ci attende.

(Ma ci attende veramente?).

Voto al progetto: 4.

Voto all'idea politica, se c'era: 3.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti per il suo 'diario', e le belle idee che ci regala senza chiedere niente in cambio che la lettura: oggi ci ha regalato l'dea dell'orto botanico, che sarebbe bello avere a Prato, e poi in centro...Ci ha mai pensato qualcuno?
Fantastico.

Dieci.


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