giovedì 9 marzo 2017

Politeama

Sono un po' lontana da Prato per occuparmi delle sue vicende, tuttavia il grido della signora Betti per i soldi di cui avrebbe bisogno il teatro Politeama di Prato, merita un commento.
Breve però, ché la signora, tanto osannata da tutti per il suo amore sviscerato nei confronti di quel teatro, non si occupa troppo degli artisti e anzi, alcuni li snobba ampiamente.

Dico per inciso: i soldi comunali vanno in massa  al Teatro Metastasio, e tutto il resto che è teatrale viene lasciato morire o poco più. Il Comune dà comunque 70 mila euro di soldi pubblici al Politeama, che però non ha più quelli della Provincia.

A mio avviso, dato che lo pago anch'io posso commentare, no?,  la programmazione del Politeama è debole, anche musicalmente parlando. Ci sarebbe bisogno, oltre di soldi, di aria nuova, di idee, fantasia.

Ma non è facile. Gestire un teatro è impresa titanica ormai, e pochi riescono a reggere l'urto del 'mondo nuovo' e della tecnologia.

Eh, sì, punto cari signori del teatro, senza soldi pubblici, cioè di tutti, i teatri che dirigete con così tanta superbia e spocchia, sarebbero già in bolletta domani.

Forse bisogna voltare pagina, anche se il rischio è che il teatro trovi vuota la sua pagina dopo.

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