lunedì 13 marzo 2017

Utili utili, non meno rifiuti o inquinamento!

ASM, che si occupava della gestione dei rifiuti di Prato, non c'è più. E nemmeno la Quadrifoglio e CIS, partecipate che gestivano le altre zone della Piana, da Montale a Sesto Fiorentino; tutte ora, insieme a Publiambiente, fanno capo alla società ALIA.

Firenze avrà, nella società, una maggioranza di quasi l'80%, mentre Prato solo il 16%...Continua la 'metropolizzazione', tutta sbilanciata verso la 'grande' Firenze. (Non è questa la città metropolitana che avremmo immaginato, che riduce la città di Prato a una brutta damigella o nanerottola che tiene il velo della sposa...).

Sono finiti per sempre i tempi di Lupo Alberto e delle campagne per educare la cittadinanza al 'rifiuto' o a produrne di meno, e il matrimonio di interesse fra le varie società partecipate deve produrre utili, non tanto meno rifiuti.  Al riguardo c'è un disinteresse totale, e di campagne educative proprio non se ne parla. Anzi! Prato, come si legge nelle cronaca di questi giorni, è sommersa dagli scarti tessili delle ditte cinesi, che si presentano nella forma di grandi sacchi neri sparsi un po' ovunque. (Non che i pratesi o chi per loro non siano capaci di fare altrettanto, e lo abbiamo visto per anni con l'amianto sparso ovunque per la campagna, tanto per citare un materiale, o con i calcinacci...).

Sul tavolo di questa 'aziendona' c'è ancora l'inceneritore (io lo chiamo ancora così) di Case Passerini e, a Prato, il Digestore Anaerobico (oltre all'impianto Revet di via Paronese).

A proposito del Digestore Anaerobico, che Comune di Prato e GIDA vogliono costruire alle Pantanelle, zona Ovest di Prato, nei pressi del Depuratore del Calice, ecco come erano, poche ore fa, le acque che fuoriescono da quel depuratore e che vanno a finire nell'Ombrone pistoiese.


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