martedì 13 giugno 2017

Ciao, voto.

Ma chi andrà a votare, fra 15 giorni a un passo dal luglio (luglio, il bene che ti voglio...); chi voterà al ballottaggio delle elezioni comunali?
Praticamente quasi nessuno, se dobbiamo valutare dai dati di affluenza alle urne di ieri.

Chi rappresenteranno poi, che cosa, questi nuovi sindaci, queste nuove giunte? Pochi potranno dire di essere espressione popolare...

E' il paradosso: molti disposti a correre per la corsa nel settore casta, e va bene anche una 'castina' piccola -- peraltro quanti liste civiche finte...- e poi pochi vanno a votare, ché ormai il gioco è scoperto e, visti i presupposti, le speranze di cambiamento, nulle.

Vincono  i partiti che si coalizzano, punto. I partiti ben radicati sul territorio con i loro circoletti e truppine cammellate che si nutrono del sistema dello 'scambio'; davvero la solita storia che si ripete alle elezioni amministrativa. E' una magra vittoria di 'pirlo' in cui solo il Centro Destra sembra risorgere dal lungo sonno in cui era sprofondato. Ma vi si trova un bel covetto di serpentelli, là dentro, pronti a mordere. (Eh, ci si attacca anche al fumo della pipa...). E, visto i risultati, come morderanno presto!

Il M5S perde anche perché si è totalmente 'istituzionalizzato',  irrigidito e ingessato, non solo perché corre da solo...I suoi rappresentanti sono scollegati dal territorio, non comunicanti, non empatici; non basta insomma postare le foto e commenti su Facebook, e avere i 'like' dell'onestà mandando affanculo il mondo.

Ciao, voto. E fra questa marmaglia c'è chi si merita anche di più di una diserzione.

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