lunedì 26 giugno 2017

Pistoia, sconfitta capitale

Il Partito Democratico ha perso le elezioni comunali, e per quattro anni non sarà più al governo della città. 
Ciò è tanto più significativo per Pistoia, che è capitale della cultura quest'anno; ovvero il 'regalo' culturale le era stato dato apposta, affinché il Centro Sinistra (una Sinistra solo nominale) vincesse. Non è bastato.

E' una sconfitta meritata per  le diverse umiliazioni e angherie che la gente ha subito da parte della classe politica dominante, e per la stasi assoluta, asfissiante che si respira in città.

Il Comune è servito soprattutto a dispensare prebende e privilegi alla piccola agguerrita casta che l'ha dominata. Nessun beneficio verso il basso.

E significativa è anche l'astensione (il 50% dei pistoiesi non ha votato), la sfiducia ormai che la gente nutre nei confronti della 'partitica', che serve ovunque per 'sistemare' i galoppini e riceverne l'appoggio.

Questi nuovi (nuovi?) toglieranno le radici al vecchio potere, i vassallaggi, il sistema dei favore diffuso e reciproco...l'arroganza?

Questa l'ho vissuta direttamente, sulla mia pelle. Questo guardarti dall'alto in basso, questo considerarti una poveraccia, una rompiscatole, una abusiva. Addirittura la derisione.
Questo dedicarti cinque minuti e poi sbatterti fuori dall'ufficio con qualche scusa! (come altrove, anche nella mia città, l'assessore-cinque-minuti-, lo stesso).

Devono cambiare parecchi presidenti, direttori, funzionari; bisogna togliere certa gente che sta sulle stesse poltrone da troppissimi anni. 

Gente che dirige uffici anche se è in età da pensione, e li dirige perché 'custode' di segreti e giretti...

Questi nuovi (nuovi?) lo faranno? Vorranno, potranno mandare via un po' di mandarini?

Dubito molto.

Intanto però il PD è stato battuto sonoramente, anche se non so se si rendano ben conto di quello che sono diventati, non so se faranno mai un po' di autocritica. L'autocritica, questa sconosciuta!
Il PD perde comunque un po' ovunque in Italia, checché ne dica il suo Segretario. Una vera sconfitta capitale.



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