domenica 25 gennaio 2015

Cattiverie, com'è andata

Poca gente, peccato, perché lo spettacolo Cattiverie di Gianfelice D'Accolti è stato bello e originale. Sì, c'erano tanti spettacoli ieri sera a Prato, tuttavia credo che quello che abbiamo visto alla Baracca, ancora una volta, sia stato davvero uno squarcio insolito contro il conformismo contemporaneo. Oltreché molto divertente. 

Il fatto è che oggi essere bravi non serve a niente. Non serve nemmeno fare proposte interessanti e diverse. 

Bisogna essere miti e mitologici, allora, anche se sei capra, ti seguono le folle. Oppure proporre temi cari a certi 'settori'.

Ma la stagione alla Baracca continua; il prossimo spettacolo è sabato 7 febbraio, Vi odio, cari studenti, di Pier Paolo Pasolini. Il testo che presenterò, adattandolo, insieme ad una mia allieva, tratta della posizione di PPP sui fatti di Valle Giulia del '68, ossia l'occupazione dell'università e la portesta studentesca. Questo mi permetterà di fare un raffronto con la situazione anche attuale e di sparlare un po' del presente.

Commenti del pubblico:

"Esilarante non sense. Troppo cattivo per essere vero...gli assenti hanno sempre torto, vaffa..." Beppe.
"Bravissimo, originale, raffinato, poi si ride di qualcosa di concreto! Bravo davvero". Maura.
"Cattiverie che fanno ridere, ma soprattutto riflettere e pensare. Bravissimo Gianfelice." Simone.

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