sabato 3 gennaio 2015

L'assessore alla cultura non si dovrebbe occupare delle feste dell'ultimo dell'anno

A Prato, a Firenze, ovunque polemiche sulle 'feste' dell'ultimo dell'anno.
Lo scorso anno, a Prato e Cenni imperante, polemiche sui fuochi e le spese; quest'anno, cambia la polemica, perché non c'è stato il concertone.

Aiuto.

Dico: che tristezza un assessorato alla cultura che si deve occupare di come organizzare l'ultimo dell'anno, di organizzare 'panem et circenses'!

Un assessore si dovrebbe rifiutare!

E' quindi veramente una inutile polemica quella che nasce sulle feste mancate dell'ultimo dell'anno (ultimo dell'anno di che?, a essere proprio rigorosi, il tempo non ha un ultimo dell'anno!), incluso quella relativa a chi vanno i soldi, chi gestisce: vecchia storia, arci-vecchia, fonda-mentalmente vecchia! 

Ora è giusto guardare al minuzzolo: ma perché si lascia intatta la trave?

L'assessorato alla cultura non dovrebbe assolutamente occuparsi di certi generi di 'feste', i concertoni sono assurdamente tutti uguali e noiosi, per non parlare delle festiccione nei localini! Qualche assessore alla cultura dovrebbe cominciare a proporre l'eliminazione della festa dell'ultimo dell'anno.

Sarebbe impopolare? E certo che sì! Ma solo così potrebbe fare un po' di servizio alla 'cultura'.

Bisogna buttare sul piatto idee nuove, energie nuove, non queste pinzillacchere, e mandare al diavolo le capre!

Nessuna fantasia si riscontra nelle testoline, nessuna nuova festa in prospettiva. E tutti dietro a belare, belare belare...(con il bicchierino in mano, ovvio!).

Un conformismo sconvolgente.

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