venerdì 23 gennaio 2015

Senza trenino, nessun ciuf ciuf

A Prato due consiglieri, Berselli e Garnier, lasciano (la seconda in realtà è stata lasciata) rispettivamente  Forza Italia e PD. 
Questi consiglieri non si riconoscono più nei rispettivi partiti e, a soli otto mesi dalle elezioni, decidono che quella non è più la loro casa. Sembrano proprio cadere dal pero, loro ci credevano sul serio. Garnier si era addirittura "innamorata del programma" di Biffoni (sic!...ma ha detto davvero così?), e invece il sindaco ha aumentato le tasse (vero) e si schiera in sostanza a favore dell'ampliamento dell'aeroporto (vero); insomma, si sente tradita e quindi...non lascia, ma si fa lasciare. Perché non si è dimessa?, viene spontanea la domanda. L'altro invece almeno se n'è andato...
Diventano dunque...'indipendenti' all'interno del consiglio comunale.
Indipendenti?
In realtà, a parte i bei discorsi, le sciabolate o i donchisciottismi, alla fine della storia rimane sempre questo: nessun gruppo indipendente davvero può essere presente in alcun consiglio comunale, non parliamo di altro consesso più importante della decantata democrazia: per entrare in tanto spazio, ma che dico, per fare anche la campagna elettorale, per presentarsi alle elezioni, bisogna far parte di qualche trenino ben piazzato. Che sia anche un trenino non trenino di partito' classico'. Senza trenino, nessun ciuf ciuf.

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